Le immagini ostentate
dalla coppietta Coulibaly- Boumeddiene mentre si addestra a sparare
assomigliano non poco a quelle degli stragisti dei college americani, a
quelli dei nazi alla Breivik, a quelle dei killer paranoici del mondo
intero. Esiste, trasversale ai terrorismi, un narcisismo delle armi in
pugno, qualcosa come «credevate fossi solo il cretino della porta
accanto, guardate qui, invece, che razza di impavido guerriero».
Rimando al giudizio, più competente, degli psicanalisti, ma viene da
pensare che la componente più “contemporanea” del terrorismo, meglio dei
terroristi, sia il narcisismo. ... Rimane il mistero
di come in precedenza, e per generazioni, l’anonimato sia stato una
pena così leggera da sopportare, quasi impercepibile. Forse la fame, il
freddo e altri problemi più assillanti, riguardanti il corpo e non
l’anima, suggerivano di rimandare il lusso di sentirsi protagonisti...
Non sono mie, ma parole di uno su cui raramente ho qualcosa da obiettare ... forse l'unico.
Non sono mie, ma parole di uno su cui raramente ho qualcosa da obiettare ... forse l'unico.